I. C. Tattoli De Gasperi, Välkommen till Stockholm

di Francesco Catalano

I. C. Tattoli De Gasperi, Välkommen till Stockholm

Corato Attualità

letto: 807 volte 27 agosto 2019 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


Difficile e anche riduttivo sintetizzare in un solo aggettivo l’esperienza vissuta da un alunno della scuola secondaria di primo grado De Gasperi di Corato, Domenico Rutigliano, e dalla docente di tecnologia, i quali si sono recati a Stoccolma dal 18 al 23 agosto per partecipare al progetto MIUR “Scandinavian Regeneration Experience” ed hanno fatto parte di una delegazione italiana di 33 persone costituita da studenti e da docenti, provenienti da diverse aree geografiche italiane e da diversi ordini di scuola. Gli studenti componenti la delegazione sono i vincitori dell’evento #FuturaL’Aquila, al quale l’I.C Tattoli De Gasperi ha partecipato dal 5 al 7 giugno a l’Aquila, nell’ambito del progetto #Futura Italia promosso dal ministero. Nello specifico, 6 studenti della scuola secondaria di primo grado vincitori dello Junior Hack, e 15 studenti della scuola secondaria di secondo grado, vincitori del WISE Lab e del MoDe ReGeneration Earth, che all’Aquila si sono distinti nelle sfide, organizzate con la formula dell'Hackathon, che hanno riguardato la rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale, la sicurezza, l'uso di sistemi tecnologici all'avanguardia disponibili o futuribili. Ciò ha consentito alle relative scuole di appartenenza di entrare in una rete che supera i confini nazionali e dare un seguito al progetto avviato in Italia. La tappa svedese, infatti, non ha costituito il premio conclusivo del progetto ma solo l’inizio di un percorso in itinere che avrà sviluppi futuri per i componenti della delegazione e per le relative scuole.

La challenge dell’evento “Scandinavian Regeneration Experience” è stata quella di elevare la qualità dei tre progetti vincitori delle suddette sfide di #FuturaL’Aquila, alla luce dell’esperienza svedese. La scelta della Svezia trova la sua motivazione nel fatto che questo paese ha significato molto sin dal 900 nell’ambito del tema sostenibilità.

Rigenerazione è la parola che ha costituito il filo rosso tra le esperienze dei tre gruppi di lavoro, Junior Hack, Wise e Mode, e dalla quale prende il nome il progetto che ha condotto ciascun partecipante a scoprirne il significato. È stata proprio la diversità in molti aspetti (provenienza geografica, età, formazione, ecc.) a diventare la chiave per decodificare la parola rigenerazione ed a fornire il valore aggiunto all’esperienza.

Le altre parole chiave, su cui si è basata la tappa svedese, sono state identità, partecipazione, influenza, opportunità, regole.

Le fondamenta delle attività sono stati contenuti e metodologie, che hanno permesso ai ragazzi di raggiungere risultati sorprendenti. Fondamentale a tal fine la connessione con i luoghi e le persone incontrate e l’intersezione tra i tre gruppi di lavoro che ha contribuito a implementare il processo di sviluppo di competenze creative e immaginative e la capacità di lavorare in team e che ha visto insieme protagonisti all’estero studenti della secondaria di primo e secondo grado.

Il bilancio dell’esperienza è decisamente positivo. In ciascun partecipante si è sviluppata la consapevolezza di essere stato protagonista di un processo di “Rigenerazione” che è solo ai suoi esordi e di avere la responsabilità di diffondere e contaminare le proprie comunità scolastiche con determinazione e intraprendenza .

Un grazie particolare va agli alunni, alle famiglie che hanno creduto in questo progetto, ai docenti ma soprattutto al Dirigente Scolastico, prof. Francesco Catalano, che ha sempre creduto nell’importanza di queste attività e di progetti che portassero gli alunni ad un sano confronto e, quindi, alla loro crescita. Tali attività e progetti sono parte integrante dell’attività didattica dell’Istituto Comprensivo Tattoli De Gasperi dove da anni viene utilizzata la didattica digitale che permette di conseguire ottimi e brillanti risultati. Anche le esperienze all’estero continueranno ad essere una buona pratica dell’Istituto perché altamente formative.