Le nuove autonomie regionali

di salvatore di gennaro

Le nuove autonomie regionali

Corato Politica

letto: 106 volte 2 dicembre 2018 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


Ci sono importanti novità in arrivo: si allarga l'autonomia regionale. A dicembre dovrebbe diventare autonomo il Veneto, che si era espresso verso tale soluzione con un referendum. Poi ci sono altre otto regioni in attesa (quelle del centro nord, escluso momentaneamente il Lazio), ma si vocifera che siano addirittura 13. Si arriverà quindi a 18 regioni su venti (mi auguro che anche la Puglia sia nel novero). Cosa cambierà? Oltre a poter disporre di una maggiore disponibilità economica, in quanto le entrate tributarie defluiranno in modo più cospicuo, esse potranno legiferare in tema di scuola, emigrazione, previdenza complementare, sanità, sostegno alle imprese, impianti con impatto sul territorio, settore idroelettrico, stoccaggio del gas, protezione civile, strade, autostrade, porti, aeroporti ed altro. Ho sempre guardato con diffidenza all'attuale autonomia, limitata a sole cinque regioni: era infatti un sistema per privilegiarle. Adesso invece sono certo che l'allargamento dell'autonomia renderà più responsabili le stesse regioni, che non avranno più scuse di abbandono da parte delle istituzioni. Oltretutto uno Stato centralista come il nostro ha dimostrato abbondantemente di non essere all'altezza di gestire un'Italia così variegata, diventando un carrozzone a ruote sgonfie. Ma proprio la diversità ancestrale tra le varie regioni potrà forse costituire un ostacolo al progresso della nazione: chi è stato abituato ad essere assistito, troverà, spero solo inizialmente, delle difficoltà nell'autogestirsi. Mi auguro di sbagliare nella valutazione, confidando nell'ingresso di giovani con adeguate latitudini mentali.