Natura e rifiuti, una convivenza forzata

di Rocco Neri

Natura e rifiuti, una convivenza forzata

Corato Degrado urbano

letto: 268 volte 24 giugno 2020 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


Uno scenario indecoroso quello che ci si ritrova davanti ogni giorno nel tratto di strada che va dal cimitero verso via Barletta vecchia direzione Trani, cumuli di rifiuti abbandonati sul ciglio della strada costeggiano i terreni trasformandosi, con un po' di immaginazione in una specie di guard rail per il gruppo amatoriale di podisti, che la mattina presto, frequenta la zona. Un incontro tra natura e indecenza. Buste di indifferenziata, bottiglie di birra ma anche arredi sanitari, lasciati li a sottolineare quanto l'uomo cerchi ogni giorno, sempre più, di rovinare quello che di bello la natura con tanto sforzo gli regala. Neppure ora ha capito l'importanza del rispetto per l'ambiente, dopo che il covid lo ha rinchiuso in casa obbligandolo a costruire nuove abitudini fatte di giorni interminabili, di immaginazione, del desiderio di posti nuovi e di gite all'aperto.

Un patrimonio dell'orrore sotto il cielo con cui la flora del posto, da gran dama, ha imparato a convivere, cercando, laddove possibile, di nascondere con la propria grazia l'affronto che molto spesso è costretta a subire. E pensare che il centro comunale di raccolta è ben lieto di ospitare nella propria struttura i rifiuti che l'indisciplinato di turno si ostina a lasciare talvolta in bella vista su uno dei muretti a secco che caratterizzano la nostra terra. Ancora più semplice sarebbe, inoltre, prenotare il servizio gratuito di ritiro ingombranti anziché caricare a spalla un lavandino per poi lasciarlo sul ciglio della strada. Ma si sa, l'uomo non è come gli animali, è una specie evoluta.


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