Restate a casa:tanti Ruvesi non l'hanno capito.

di Francesco Losciale

Restate a casa:tanti Ruvesi non l'hanno capito.

Ruvo di Puglia Attualità

letto: 675 volte 19 marzo 2020 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


Sono a casa da mercoledì della scorsa settimana, grazie alla turnazione che ha disposto la mia banca.

Mia moglie lavora tramite internet. Si è velocemente adeguata, con un lavoro di molte ore e con notevole sacrificio.

La spesa ce la portano a domicilio. Facciamo una spesa importante in modo da andare avanti per più giorni.

Mi rendo conto che c'è gente che va a lavorare, che deve fare la spesa, che ha necessità familiari e di salute per cui deve uscire.

Ma vedo tante persone che vanno bighellonando, che si fanno passeggiate con o senza cani, che portano spese esigue, come se questo fosse un periodo di riposo o vacanza.

Bisogna stare quanto più possibile a casa per evitare di essere contagiati e contagiare altri, causando sofferenze e morte ad altri esseri umani, familiari e non.

È una questione di maturità, di civiltà, di rispetto per il prossimo.

Se dovessimo continuare conq questi comportamenti non nascondiamoci dietro paroloni vuoti. Avremo dimostrato la nostra aridità, la mancanza di umanità, che non ci rende degni di essere chiamati cristiani ed esseri umani.