PANDEMIC FATIGUE: stanchezza da pandemia

di Savino Sarno

PANDEMIC FATIGUE: stanchezza da pandemia

BARLETTA Attualità

letto: 127 volte 8 marzo 2021 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


La “pandemic fatigue” si traduce in una crescente demotivazione delle persone nel mettere in atto i comportamenti protettivi raccomandati per la tutela della salute dei singoli e delle comunità. I messaggi fondamentali riguardanti lavarsi le mani, indossare le mascherine e mantenere il distanziamento fisico sembrano sempre meno efficaci. Tale demotivazione è naturale e ci si aspetta che sia così in fase di crisi. All'inizio di una situazione critica, infatti, la maggior parte delle persone è in grado di attivare un sistema di adattamento mentale e fisico a cui gli esseri umani attingono per la sopravvivenza in situazioni di forte stress nel breve termine. Tuttavia, quando la situazione si protrae nel tempo, le persone devono adottare un diverso stile di gestione, ma la stanchezza e l'affaticamento fisico e mentale ne sono il risultato. Diverse componenti legate alla motivazione individuale sono fortemente influenzate dalla longevità della pandemia.

Perché è pericolosa? In primo luogo, la minaccia percepita del virus può diminuire man mano che le persone si abituano alla sua esistenza - anche se i dati epidemiologici mostrano che il rischio potrebbe, di fatto, essere in aumento. Allo stesso tempo, il senso di perdita percepito, derivante dalla risposta alla pandemia (blocchi, restrizioni), probabilmente aumenta nel tempo man mano che le persone sperimentano le conseguenze delle restrizioni a livello personale e sociale. Per alcune persone, quindi, l'equilibrio può cambiare e i costi percepiti della risposta possono iniziare a superare i rischi percepiti legati al virus. In secondo luogo, un forte desiderio di autodeterminazione e di libertà può crescere man mano che continuano le restrizioni per un lungo periodo, aumentando la sensazione di perdita di controllo sulle proprie vite. Un antico proverbio dice: “Se ti scoraggi nei momenti di difficoltà, la tua forza sarà scarsa”. Lo scoraggiamento può privarti della forza di cui hai bisogno per affrontare la situazione che stai vivendo già da un anno. Come si combatte la “pandemic fatigue”? Rispetta il distanziamento, ma mantieni i contatti. “Il vero amico [...] si dimostra un fratello nei momenti difficili”. Perché è importante? I veri amici sono in grado di incoraggiarci. L’isolamento prolungato, invece, non fa bene alla nostra salute. Cosa puoi fare? Resta in contatto con i tuoi amici attraverso videochiamate, telefonate, e-mail o messaggi. Quando hai una brutta giornata, chiama i tuoi amici. Contattali regolarmente per vedere se stanno bene. Potresti parlare di come ognuno sta affrontando la pandemia e scambiarvi idee e suggerimenti utili. La pandemia e le sue restrizioni hanno portato stress, solitudine, noia e hanno avuto un impatto negativo sul benessere e la salute mentale di molti, soprattutto di chi si trova in situazioni svantaggiate. Bisogna sfruttare al meglio le circostanze. Stai usando al meglio il tempo che hai a disposizione? Se usi bene il tempo, ti sarà più facile rimanere positivo ed evitare di preoccuparti troppo. Invece di concentrarti su quello che non puoi più fare, pensa a come puoi sfruttare questa situazione. Per esempio, ci sono hobby o altre attività a cui adesso hai il tempo di dedicarti? Ricordati che l’apprendimento passivo nel tempo non ti motiverà anzi peggiorerà solo la tua situazione. Inoltre non dimenticare di continuare a prendere precauzioni contro il COVID-19. Qualcuno ha detto: “Lo stupido è avventato e si sente troppo sicuro di sé”. Il COVID-19 può portare alla morte. Se abbassi la guardia, rischi di essere contagiato. Cosa puoi fare? Consulta regolarmente da fonti attendibili le raccomandazioni relative alla zona in cui vivi e accertati di non aver abbassato la guardia. Rifletti bene sulle conseguenze che le tue azioni hanno su di te, sulla tua famiglia e sugli altri. “Non è necessario aspettare che i problemi finiscano per essere di nuovo felici, si tratta, piuttosto, di una questione di consapevolezza”. Il punto è: non trascurarti, fatti aiutare, parla con qualcuno di fidato, contatta un esperto che potrà aiutarti a resistere e non cadere vittima della pandemic fatigue!