LO SPRECO ALIMENTARE IN ITALIA VALE 15 MILIARDI. IN PUGLIA, NEI BIDONI 310 MILA TONNELLATE DI CIBO.

di Michele Macellettti

LO SPRECO ALIMENTARE IN ITALIA VALE 15 MILIARDI. IN PUGLIA, NEI BIDONI 310 MILA TONNELLATE DI CIBO.

Bari Attualità

letto: 407 volte 5 febbraio 2019 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


In Italia gli sprechi alimentari superano i 15 miliardi di euro annui, pari allo 0.88% del Pil nazionale. L'80% avviene tra le mure domestiche.

Sono questi i i dati diffusi dalla Fao in occasione della sesta Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Secondo il Rapporto 2019, presentato dall'Osservatorio Waste Watcher, circa l'80% è dovuto a sprechi riconducibili a comportamenti di spesa, conservazione, consumo e preparazione delle pietanze errati da parte delle famiglie italiane. Cattive abitudini che generano spreco di prodotti alimentari che si traducono in ingenti costi economici. La maggior parte del cibo acquistato dalle famiglie finisce per passare irrimediabilmente dalla tavola ai bidoni dei rifiuti sotto casa. Secondo il Rapporto, i generi alimentari che per primi finiscono nella spazzatura sono il pane e le verdure fresche, poi la frutta ed anche i legumi. Nel 50% dei casi, gli italiani hanno l'abitudine ( cattiva) di eliminare i prodotti ben prima della data di scadenza riportata sulle etichette. Risulta ancora scarsa la consapevolezza che il problema dello spreco alimentare parte dal correggere le nostre abitudini e stili di vita tra le mura domestiche. Per contrastare questo fenomeno, ogni anno si celebra la Giornata Nazionale della Prevenzione dello spreco alimentare il 5 febbraio che in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, promuove la Campagna "Spreco Zero" che fa il punto sulle nostre abitudini domestiche.

In ambito produttivo, su larga scala i dati forniti quest'anno non sono meno allarmati: circa il 45% della frutta e verdura coltivata, il 35% del pesce pescato. il 30% dei cereali prodotti, il 20% di carne e prodotti lattiero- caseari vengono "buttati" ogni anno. Sono cifre che ci allontanano dagli obiettivi fissati dall'Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Basti pensare che con solo un quarto di quello che si spreca a livello globale, si potrebbero sfamare gli oltre 800 milioni di abitanti che soffrono la fame sul nostro pianeta.

In Puglia lo spreco alimentare supera le 310 mila tonnellate all'anno. In pratica, ogni pugliese lascia nei bidoni della spazzatura circa 80 kg di alimenti acquistati e non consumati. Il fenomeno dello spreco interessa per il 54% i prodotti al consumo, per oltre il 20% il settore della ristorazione, per il 15% la distribuzione commerciale e l'8% interessa i nostri prodotti agricoli. La Coldiretti Puglia anche quest'anno rilancia la sua "Campagna Amica" con la quale si rilancia una politica di contenimento degli sprechi attraverso la rete di fattorie e dei mercati a chilometro zero. La vendita diretta garantisce minori tempi di trasporto e periodi piu' lunghi di conservazione della merce contribuendo al contenimento degli sprechi. A livello legislativo la regione Puglia ha messo approvato nell'ottobre scorso, l'Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento dei progetti per il rafforzamento delle reti per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici e per la lotta alla povertà. Fondamentale importanza rivestono i progetti che in collaborazione con le organizzazioni del Terzo Settore che già operano concretamente sul territorio nella raccolta dei generi alimentari frutto di spreco ed eccedenze che vengono redistribuite alle famiglie bisognose.

Michele Macelletti