TRUE - Mostra di arte contemporanea

di angela gonnella

TRUE - Mostra di arte contemporanea

Bari Spettacolo

letto: 199 volte 4 dicembre 2018 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


Comunicato Stampa

Muratcentoventidue Artecontemporanea

True

Chrischa Venus Oswald

La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con “True”, la mostra personale di Chrischa Venus Oswald.

Chrischa Venus Oswald, nata in Baviera nel 1984, ha terminato i suoi studi di Belle Arti presso l'Università di Arte e Design di Linz (A) nel 2011. Nel 2007 ha ricevuto in Austria il Premio Diesel New Art per la fotografia, della cui giuria faceva parte Erwin Wurm. Il suo lavoro è stato esposto e proiettato in varie mostre nazionali e internazionali, ed è incluso in collezioni private, tra le quali la collezione di video di Manuel de Santaren.

Le opere di Chrisha Oswald investigano relazioni e legami tra le persone, spesso trovando nell’immagine e nella dinamica della famiglia un elemento fondamentale della sua ricerca. Oswald si dedica sia alla ricerca dell’essenza di legami umani che all’esplorazione di mitologie personali là dove esprimono la transitorietà della condizione umana.

La sua arte si esprime prevalentemente attraverso il linguaggio della performance e mette a fuoco da un lato le problematiche intime relative ai rapporti affettivi e ai desideri propri della condizione umana, dall’altro i codici di comportamento e l’identità dell’individuo nel rapporto con la società nel suo complesso.

Su questo doppio binario il suo lavoro suggerisce che il medesimo gesto acquisisce significati differenti a seconda dello spazio privato e “naturale” o pubblico e normativo, entro cui è calato.

Sempre partendo da un’essenziale componente performativa, i suoi lavori video e fotografici creano metafore della condizione umana nelle sue relazioni con l’altro e nella contraddizione tra la sfera pubblica e quella privata in cui si muove l’individuo.

Oltre alla sua opera visiva, Oswald ha da sempre coltivato una pratica letteraria in diverse lingue. Le sue poesie spesso fissano momenti fugaci e osservazioni sensoriali o servono come una sorta di diario condensato, a volte narrativo, a volte più criptato. Recentemente la sua pratica di scrittura sta influenzando o diventando parte del suo lavoro visivo in modo più diretto.

Le opere fondamentali di questa mostra sono la video installazione “ True” e alcune fotografie della serie

“ Figure”.

Il video "TRUE" è un saggio poetico / sperimentale, ispirato ai film educativi, che combina fatti scientifici ed esperienze personali per riflettere sull'interrelazione tra postura fisica e postura come atteggiamento, il modo in cui la persona si dispone nei riguardi degli altri e della collettività, e sul tema dell’ essere se stessi.

Partendo da un sogno che racconta un complimento per la parte posteriore, attraverso diversi capitoli e livelli la storia si svolge in varie direzioni che sono collegate al tema della verità e della menzogna.

Scene di filmati di vecchi film educativi realizzati negli Stati Uniti, un dialogo sceneggiato e filmato tra un terapeuta e l'artista, nonché scene performative e parti animate stratificate ci raccontano tra l'altro la complessità dell'argomento e il desiderio dell'artista di esplorarlo e parlarne a un pubblico. Il video tocca anche il ruolo dello smartphone riguardo alla relazione tra fisicità ed emozioni, parlando di come corpi e significati si spostano nel tempo, dei pericoli e delle potenzialità di ciò e di come potrebbero iniziare importanti mutamenti.

La serie di foto "Figure (Spine) " è ispirata dalla sua ricerca per il video "True ". L’artista afferma che quando si è imbattuta nelle cariatidi (la controparte femminile delle figure maschili che sorreggono strutture in architettura - le più famose sono probabilmente quelle dell'Akropolis di Atene) ne è rimasta incuriosita immediatamente.

Per lei la cariatide incarna l'immagine di una donna che affronta qualcosa, è forte e sostiene. L'ha trovata erotica ed emancipata allo stesso tempo. Inoltre, attraverso visite in diverse città, ha riflettuto molto sulla qualità dell'architettura ("dis) / organica", su come spesso le fosse sembrata fisica e quasi "umana" e, a volte, molto repellente e inospitale.

Nelle foto era interessata a fondere il corpo umano e l'elemento architettonico attraverso una scultura performativa che suggerisse che una cariatide si fosse evoluta e resa indipendente dalla rigida struttura architettonica circostante.

Accanto a questi lavori sono in mostra una serie di oggetti e alcune stampe su tessuto che si riferiscono a parti del video.

Sede

Muratcentoventidue-Artecontemporanea

Via G. Murat 122/b – Bari

Inaugurazione

Sabato 15 Dicembre, 2018, ore 19.00

Periodo

15 dicembre 2018– 31 gennaio 2019

Orario di apertura

Lunedì ,martedì e mercoledì solo su appuntamento

Dal giovedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30

Info

3348714094 – 392.5985840

http://info@muratcentoventidue.com

http://www.muratcentoventidue.com

http://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea

https://www.instagram.com/muratcentoventidue_bari

Chrischa Venus Oswald (b. 20.11.1984)
Currently mostly living and working in Lisbon & Berlin.

Education/
Residency

2019 Artist Residency in Mexico City
2017 Studio Residency in Lisbon (Oct-Dec) at Olho de Boi
2015 ACSA Summeracademy (Class of Julieta Aranda), Berlin
2011 Diploma Fine Arts, University of Art and Design Linz (A), with honour (Mag. art.)
2006 - 2011 Fine Arts, University of Art and Design Linz (A),
with Vadim Fishkin and Andrea van der Straeten
2009 - 2011 Living and working in Munich

Awards/
Collections

Diesel New Art Award Austria, Photo Category, 2007
a.o. Videocollection of Manuel de Santaren, Boston/Washington


Soloshows

2015
ONE – AN/OTHER, Muratcentoventidue, Bari (IT)
WHITE/OUT/SIDE, Kunsthalle Linz, Linz (AT),
in collaboration with Botanischer Garten Linz

2007
Being, Exit-Gallery, Claire de Rouen, London (GB)

Groupshows/Projects (selected)

2018
Screening of “Asylum”, Siena/Italy – in the context of the nomadic project “Free Wall Needed”, curated by Giuseppe Ruffo
"TRUE" @ FILE Videoart Festival São Paulo (BR)
‘The One Who Teeters on The Brink Of Disaster’, Capri by Night/Schauspielhaus Köln during February, curated by Eli Cortinas and with Stine Marie Jacobsen, Ana Alenso, Elodie Pong, Glenda León, Agnieszka Polska, Pauline Curnier Jardin (D)

2017
FAIR. / FairPlay during Art Basel Miami Beach, initiated by Spinello Projects, Co-curated by Micol Hebron
Video-Screening, M31, Berlin (D)
Reading/Launch of "SAL ~ SOL ; SOLO" (Salt, Sun, Soil) at Lothringer Halle, Munich (D)
"Das Ernste Zelt" with Sascha Brylla, Marlene Zoe Burz, Matthias Esch, Manuel Kirsch, Linda Kuhn, Martin Maeller and Björn Streeck, Humboldt Carré, Berlin (D)
Reading/Launch of "SAL ~ SOL ; SOLO" (Salt, Sun, Soil) at Aperto Room, Berlin (D)
Reading & launch of publication "SAL ~ SOL ; SOLO" in Lisbon at (PT)
Screening at "Cleaning & Value", Workshop, Goethe Universität, Frankfurt/Main (D)
"Mountains", Muratcentoventidue, Bari (IT) with Janet Biggs, Rikke Flensberg, Helena Wittmann (IT)

2016
Proyector Videoart Festival, Madrid (ES)
FUSO Videoart-Festival, MAAT, Lisboa (PT)
Chalton Gallery, London (UK)
Video Stripping, CENTRUM, Berlin (D)
Femmes' Video Art Festival 2, LACE, Los Angeles (US)
Femmes' Video Art Festival 2, Situation Room, L.A. (US)
They don´t think in time, We don´t think in history, Kreuzberg Pavillon, Berlin
Fallow – A Mini Reading Series, Coven Berlin

2015
Tech Art Expo, Atelierhof Kreuzberg, Berlin
"Mother", Muratcentoventidue, Bari/Italy
with Rita Casdia, Elisabetta Di Sopra, Anahita Hekmat, Jenna Pippett, Karen Trask

2014
"Family Matters" with Sophie Calle, Nan Goldin, Hans Op de Beeck, Thomas Struth, Jim Campbell, John Clang,Guy Ben-Ner, Courtney Kessel, Ottonella Mocellin+Nicola Pellegrini, Trish Morrissey @ CCC Strozzina, Florence
"The Ones We Love" Groupshow, Des Moines
"The Ones We Love" Groupshow, Vienna

2013
»extra — experimental trails« - Festival für experimentelle Film- und Videokunst, d21, Leipzig
2nd OZON International Video Art Festival, Katowice, Poland
"So you think you can tell heaven from Hell", Berlin, Groupshow with Jonas von Ostrowski, Josef Knoll, Sarah Lehnerer, Johannes Tassilo Walter, Leo Lencsés
"Bodied Spaces", Gallery Art Claims Impulse, Berlin
"Never Odd or Even", Team Titanic, Berlin

2012
“The Eye of the Collector”, Selected works of the Manuel De Santaren Collection, Villa delle Rose (MAMbo), Bologna (with Maria Josè Arjona, Niklas Goldbach, Jesse Aron Green, William Lamson, McCallum and Tarry, Hans Op de Beeck, Luigi Presicce, Isabel Rocamora, Janaina Tschäpe)

Video Art-Screening, Soho House, Berlin

2010
"International Departure: Gate 10", Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
"Deep:art"-Project, Miuggia

2009
"Dreamers", Ei'kon, Aarhus

2008
Videokollektion @ VIENNABIENNALE 08, Vienna
"Fallen/fallen", F/Stop Photo Festival Leipzig
"(KOLAPS) #1" Recyclart, Brussels
"Ich habe nicht genug ihr matten Augen", Universal Cube, Leipzig
"Tinyvices"-Show curated by Tim Barber, NY Photo Festival
IDEAL Berlin Show, Café Moskau, Berlin
DNA-Austria Winners 2007, das weiße haus, Vienna

2007
„Trust me“, F/Stop 1st International Festival for Photography, Leipzig
„Catfish“, Rotating Gallery, NYBar


Bibliography (selected)

"SAL ~ SOL ; SOLO", Poetry & photographs inspired by Portugal and the Portuguese language (PT/EN), Hooligan Katharsis, 2017

„Questioni di Famiglia“, ISBN 978-88-7461-224-6 Italian/English, Catalogue accompanying the show „Family Matters“, CCCS Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, 2014

„The eye of the collector“, Opere di Video Arte dalla Collezione Manuel de Santaren, 2012
ISBN 978-88-8460-262-6

"A Book of Beds" published by Foam Magazine, 2011
ISBN 9789070516222

Nofound Bedroom, Kaugummi Books, 2009

The Collector´s Guide to Emerging Art Photography, Humble Arts Foundation, 2009
ISBN-13: 9780979642500, ISBN-10: 0979642507

F/Stop 1st international Photography Festival Leipzig 2007

F/Stop 2nd international Photography Festival Leipzig 2008, published by Zweitausendeins
ISBN 3861508745

"Various Photographs" edited by Tim Barber, 2008