di Padre A M Tannoia Istituto Tecnico Economico e Tecnologico di Corato
Corato Attualità
letto: 352 volte 19 dicembre 2018 Non raggiunti il minimo di 3 voti.
Palmina Martinelli aveva 14 anni quando, l’ l'11 novembre 1981, fu bruciata viva da uomini della criminalità organizzata pugliese. Palmina fu uccisa in casa sua perché si era rifiutata di prostituirsi come volevano i suoi aguzzini. Si trattava di due uomini, gestori di una casa di appuntamenti. Prima di morire, dopo 22 giorni di agonia, Palmina ne aveva fatto i nomi ma per la giustizia si era trattato di suicidio, e i due assassini andarono assolti. La sentenza, che suscita ancora rabbia e vergogna, fu contestata dalla sorella della vittima e dal giudice Magrone, rimasto solo a combattere la battaglia per far emergere la verità e restituire a questa piccola donna almeno la giustizia.
A quasi 40 anni di distanza da quei fatti atroci, l’ITET “Tannoia” di Corato ha voluto discutere del caso perché il ricordo del sacrificio di Palmina avesse il senso di un momento essenziale del percorso di educazione alla legalità dei suoi studenti delle classi 4BA, 4FG, 5AA, 5CI, 5DI, 5FG.
Lo ha fatto proprio con Nicola Magrone, pubblico ministero all’epoca, e oggi sindaco di Modugno. Magrone ha ripercorso le drammatiche tappe della vicenda. La sua presenza ha costituito il naturale prosieguo del percorso che ha avuto come prima fase la visione della rappresentazione teatrale sulla vicenda di Palmina, intitolata “Palmina, amara terra mia” curata dal Collettivo Teatro Prisma con Giovanni Gentile e Barbara Grilli.