Burocrazia vs Cittadino Qualunque

di Francesco Flavio Decaro

Burocrazia vs Cittadino Qualunque

Bitonto Attualità

letto: 252 volte 11 febbraio 2017 Non raggiunti il minimo di 3 voti.


Papa Francesco, poco tempo fa dichiarò: “Di fronte alla crisi, guadare l’uomo e non la burocrazia”.

Non vorremmo ricadere nella facile retorica della congiuntura economica che imposta dalle alte sfere europeiste, da molti anni attanaglia il cittadino medio, ma da parte di chi tutela l’ordine precostituito, una maggiore sensibilità, una maggiore considerazione più empatica nei confronti dell’utente, la si cerca ugualmente.

Disconosciamo il grado di esistenza, nei dispensatori “a tutti i costi” delle multe cittadine, di questo tipo di atteggiamento, vorremmo pensare che sia possibile trovare tra le pieghe del senso istituzionale e del ligio servizio, uno spazio recondito di coscienza, una crepa, che renda più umano il ruolo ricoperto.

Purtroppo la lingua batte sul dente dolente e nella giungla d’asfalto bitontina capita l’imponderabile, multare forse coloro che rispettano il codice, a dispetto degli imperterriti furbetti contravventori che la passano costantemente liscia.

E così accade che un Cittadino, un uomo qualunque, parcheggi la sua auto nell’area delimitata da strisce blu, munendosi regolarmente di “grattino” orario.

Chissà perché?! a causa di quale strano allineamento di pianeti e congiuntura cosmica poco favorevole, il bigliettino si sposti inspiegabilmente dal suo centrale alloggiamento sul cruscotto dell’auto, scivolando in una posizione poco agevole alla lettura per chicchessia, figuriamoci per un controllore.

Un istante maledetto ed eccola pronta, spiaccicata sul lunotto, la multa velocemente redatta con la stessa bramosia di un’ape sul miele;

Violazione dell’art. 157/6-8 del C.d.S. “poiché sostava in area a pagamento (zona blu) senza esporre in modo chiaramente visibile l’attestato di pagamento con l’orario di inizio sosta”.

Il Cittadino Qualunque si indigna, colpito nella parte più pulita di sé, il lato candido che luccica di senso civico e rispetto del diritto;

MULTATO PER NON AVER COMMESSO IL FATTO! nonostante l’orario del bigliettino sia comprensivo dell’orario di sosta contestato nella multa.

Il Cittadino Qualunque non si perde d’animo e si rivolge al Comando dei Vigili Urbani della città, ma la risposta è fredda e alquanto cinica: “Il bigliettino probabilmente non è suo, lo avrà ricevuto da qualche altro automobilista presente in loco”.

Il Cittadino Qualunque comincia ad innervosirsi in un ecpirosi di pensieri e parole malcelate da falso tono cortese,

ma sbollita la rabbia iniziale e abbandonato lo scontro per manifesta inferiorità procedurale, interiorizza l’accaduto cercando spiegazioni astratte tra il senso di sfortuna e colpevole imprudenza.

In uno slancio di sostegno solidale ecco l’idea… per evitare che succeda ad altri ignari automobilisti, il Cittadino Qualunque chiede un incontro col Sindaco al fine di suggerire una soluzione futura che tolga tutte le parti in causa dall’impasse. Sarebbe opportuno infatti indicare sul tagliandino il numero di targa dell’auto che beneficia della sosta a pagamento, inserendola all’atto del pagamento nella macchinetta preposta.

Ma la risposta del primo cittadino è ponziopilatesca: “Come si fa a cambiare il software a tutti i totem? Forse nemmeno si può fare” e liquida in modo perentorio il povero Cittadino Qualunque, altro che comprensione e clemenza.

Non resta che rivolgersi al Prefetto, forse lì si potrà trovare la “comprensione e clemenza” sin qui ricercate, qualcuno delle alte sfere potrebbe, in un barlume di ragionamento, comprendere l’accaduto e strappare questa ingiusta contravvenzione. Invece il risultato non è di quelli tanto bramati, addio speranze e coinvolgimento empatico … la multa è bella che raddoppiata.

Cosa ci resta di questa storia?

Il risultato purtroppo è impietoso: Burocrazia batte Cittadino Qualunque 3-0,

Evitando che si moltiplichino gli emuli dell’americano Marvin Heemeyer ”il killdozer” (vi consiglio di leggere la sua scioccante storia), forse solo nel mondo dei mass media, quale Tribunale superpartes e giudice terzo, il miserrimo Cittadino potrà trovare assoluzione, almeno morale nel frantunque non meravigliamoci qualora sentissimo parlare in TV, di questa normale disavventura burocratica, tra social, plastici vespiani, luci abbaglianti della D’Urso e programmi satirici modello “Striscia la Notizia”.